23 research outputs found

    Murals in Turin as tesserae of a scenographic mosaic spread in the urban landscape: can art reveal new local identities? - Murales a Torino come tessere di un mosaico scenografico diffuso nel paesaggio urbano: l’arte può rivelare nuove identità locali?

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    Michel Foucault, in The Words and Things, recognizes among the fundamental characteristics of modern thought the constant need to reflect on the relationship that is established between "thought" and its "representation" and how the latter is connoted as essential through communication. Street art, understood as a form of artistic expressive creativity, is part of these communicative processes that find their legitimacy in the development of a system of representations. Many representations and drawings, starting from prehistoric graffiti, have had the primary function of transmitting a message, often oscillating between competing aims: to suggest and arouse emotions, to spread knowledge, to transfer or induce knowledge, to give different interpretations of the world and life. The contribution reports the results of our research that aims to investigate Street art and its semantic redetermination by deepening the plurality of forms, figures, techniques and action and management strategies that have been implemented and experimented in the city and territory of Turin in recent years. Taking advantage of the comparative analysis method, it has been possible to evaluate, through targeted examples, those results and inventive solutions that still today appear to have the greatest impact: a reading of works conducted also through different criteria, based on the analysis and critical comparison of expressive intentions and representative solutions, linked to the relationships that these works have with the architectural contexts and with the urban structure of reference

    ‘Nuovi’ centri urbani: metodi e strumenti grafici per la lettura della qualità e della resilienza in luoghi extra moenia con caratteri storici consolidati | ‘New’ Urban Centers: Graphic Methods and Tools for Reading Quality and Resilience in Extra Moenia Places with Consolidated Historical Characteristics

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    Lo studio qui presentato è parte di una più ampia ricerca intrapresa da diverso tempo su nuovi temi del rilievo urbano, tesa alla definizione di un linguaggio fondato su una codifica di tipo grafico-simbo- lico capace di descrivere differenti ed eterogenei livelli conoscitivi di interesse per la città.Attraverso le possibili declinazioni del termine resilienza per i contesti urbani, la ricerca ripercorre, in una sorta di analisi ragionata, le premesse culturali e disciplinari del rilievo urbano per giungere, mediante affi- namenti successivi, alla proposta di un sistema di rappresentazione. In questa occasione sono presen- tate alcune esplorazioni di carattere metodologico e applicativo, fondamento per approfondimenti successivi maggiormente sistematizzati. Si tratta qui di introdurre alcuni elementi di base da portare all’interno di un articolato sistema informativo per il rilievo della qualità, del benessere e della sicu- rezza come parametri ed elementi indicatori della resilienza urbana, anche con riguardo alle ricadute di impatto sociale, relativamente a nuovi centri per la città consolidata (tessuti storicizzati o oggetto di nuova progettazione). Oltre a quelli presentati in questa occasione, sono stati e saranno condotti ulteriori test circa il metodo proposto. Si tratta di un ambito di indagine che ormai è all’attenzione da alcuni anni e che si ritiene abbia raggiunto un risultato per tanta parte attendibile e stabilizzato, salvo alcune inevitabili messe a punto e maturazioni per le esperienze da condurre nei luoghi della città in trasformazione

    “Corpus” radiografico della città. Conseguenze di uno sguardo clinico negli scritti di Augusto Cavallari Murat

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    La ricerca affronta il corpus delle ricerche sulla città e il territorio condotte ed elaborate da Augusto Cavallari Murat, professore presso l’Istituto di Architettura Tecnica del Politecnico di Torino da lui fondato e diretto a partire dal 1961. In particolare, il lavoro di tesi si concentra sulle teorie, gli strumenti e l’applicazione pratica a casi esemplari, come quello della Torino Barocca, che testimoniano l’originalità del suo contributo scientifico nell’ambito del rapporto tra l’analisi e il progetto. Il nodo centrale della tesi è metodologico. Più specificamente viene approfondito il ‘dispositivo’ di classificazione che Cavallari Murat utilizza come organizzatore del processo di conoscenza di contesti urbani e territoriali e che trova applicazione anche in contesti storici e culturali diversi da quelli originali. La lezione di metodo condotta da questo autore si incentra, infatti, sulle diverse possibilità di applicazione dell’analisi filologica declinata nei diversi modi della rappresentazione cartografica: dal rilievo planimetrico al diagramma. La scelta del corpus di scritti presi in considerazione nella ricerca è finalizzata, quindi, da un lato a mettere in luce il rapporto tra i problemi di progetto e quei dispositivi di rappresentazione utili a produrre figure che descrivono fenomeni di natura territoriale, urbana e architettonica, e dall’altro lato a capire il ruolo che svolge l’immaginazione nei procedimenti applicati nell’analisi e nel progetto. Considerata nella prospettiva più ampia della ricerca sulla teoria del progetto architettonico, il lavoro di Cavallari Murat fornisce quindi un supporto utile ad approfondire la relazione tra rappresentazione cartografica e architettonica alle diverse scale del progetto, dal territorio all’edificio. La tesi si incentra sugli aspetti teorici e pratici dell’opera di Augusto Cavallari Murat e pone l’accento sul metodo e i dispositivi di rappresentazione da lui elaborati per l’analisi della città e del territorio. Viene sottolineato il modo in cui Cavallari Murat applica gli esiti dei suoi studi sul territorio (letto in chiave geografica, strutturale e geomorfologica) ai caratteri insediativi dei centri urbani. Viene inoltre approfondito il ruolo teorico e pratico della classificazione, intesa come strumento di conoscenza applicato all’analisi della città e del territorio. A tal fine la tesi viene dimostrata attraverso l’elaborazione di alcuni tabelloni che sistematizzano le diverse tecniche di rappresentazione utilizzate da Cavallari Murat: dalle tecniche più astratte e diagrammatiche a quelle più convenzionali del rilievo tipo-morfologico. Viene inoltre approfondito il ruolo teorico e pratico della classificazione, intesa come strumento di conoscenza applicato all’analisi della città e del territorio. A tal fine, la tesi viene dimostrata con l’ausilio di tabelloni che sistematizzano le diverse tecniche di rappresentazioni utilizzate da Cavallari Murat nei suoi studi: dalle tecniche più astratte e diagrammatiche a quelle più convenzionali del rilievo tipo-morfologico. L’opera dello studioso si configura quindi come importante testimonianza a supporto della tesi di fondo della ricerca, secondo cui, in architettura, analisi e progetto costituiscono momenti inseparabili dell’attività conoscitiva dei luoghi
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